Lettera del Dirigente Scolastico per genitori, studenti e docenti

Care famiglie, studentesse e studenti

Care/i Docenti

 

In questo momento la vita ci sembra – come dire – sospesa. Le nostre piccole ritualità, i nostri ritrovi, il nostro tran-tran sembra essersi dissolto in un attimo. C’è una paura ancestrale in tanti di noi, quando sentiamo una persona tossire, quando vediamo qualcuno starnutire che sembra scatenare dentro di noi qualcosa di antico, una sorta istinto di sopravvivenza che talora sembra prevalere su quella che invece deve essere la pura e semplice ragionevolezza. Siamo di fronte a un nemico verso cui non abbiamo difese, un nemico cui pure l’avanzatissima civiltà occidentale non ha una un rimedio diretto. E questa incertezza ci spiazza e ci lascia senza riferimenti. Ma, carissimi/e, dobbiamo ritornare a essere “noi”, a fidarci di ciò che dice la scienza, non di quello che ci arriva da fonti perlomeno sospette che vanno a solleticare il nostro sospetto, le nostre psicosi e il nostro apparente bisogno di trovare un colpevole o di ipotizzare complotti. No. Siamo migliori di così.

E intanto, che succede? Cerco di spiegarvelo in poche righe. Proprio ieri sera è stato approvato un decreto che:

1) sospende tutte “le visite guidate e le uscite  didattiche comunque denominate” fino al 15 marzo: uscite sul territorio, al teatro, attività sportive organizzate fra istituti. Nulla. Si farà lezione normale. Per eventuali rimborsi aspettiamo delle note ufficiali dagli organi preposti;

2) prescrive, sempre fino alla data del 15 marzo 2020, la reintroduzione dell’obbligatorietà del certificato medico per la riammissione a scuola dopo assenze dovute a malattia di durata superiore a cinque giorni.

Ma cosa succederà dopo il 1 marzo? Torneremo a scuola? Ancora – sinceramente – non lo so. Ma proprio per questo invito tutti, ma proprio tutti a tenere monitorato il sito, il canale Telegram della nostra scuola e – soprattutto – il Registro Elettronico. I docenti che vorranno, potranno utilizzare questo canale per darvi qualche indicazione didattica in più, potranno postarvi materiale e videolezioni nell’eventualità che la sospensione delle lezioni si protragga dopo il 1 marzo. E desidero ringraziare tutti i docenti della grande famiglia dell’IC12 che, volontariamente, vorranno sfruttare tale piccola possibilità per disporre di un minimo assaggio di quello che si potrebbe creare tramite la formazione a distanza.

Care famiglie, torno a voi con un’ultima considerazione. Vi siete mai accorte di quanto è complicato sopportare che nostro figlio provi dei sentimenti difficili come la paura? Capisco la nostra impotenza, ma dobbiamo imparare ad essere capaci di stare lì al loro fianco anche se in qualche modo soffrono, anche se non esiste una risposta giusta. Approfittiamo per stare assieme, per ritrovare la serenità di un focolare domestico attorno a cui parlare, di riscoprire momenti di una convivialità che credevamo perduta. Di una passeggiata all’aria aperta col nostro cane, di un libro che implora da mesi di essere terminato. Non prendiamo d’assedio supermercati; non spendiamo centinaia di euro per soluzioni disinfettanti o mascherine. Non alimentiamo il mercato di quelli che speculano sulle nostre paure. Albert Camus diceva che “la grandezza dell’uomo è nella decisione di essere più forte della sua condizione”.

Ci vediamo a scuola. Prestissimo.

 

Piergiorgio Sartori